Il sito
Il sito

Il sito archeologico di Tanca Manna si trova nell’omonimo quartiere della città di Nuoro.
L’insediamento comprende un nuraghe e un villaggio risalenti a 3600 anni fa (siamo nell’Età del Bronzo) anche se alcuni indicatori mostrano come l’area fosse frequentata già da almeno un secolo.

Il villaggio conserva importanti testimonianze sull’evoluzione dell’architettura protostorica della Sardegna nuragica: infatti sia tra le strutture del nuraghe che tra quelle delle capanne si può osservare il passaggio da un modello costruttivo a un altro.
La storia architettonica del nuraghe, dunque, si articola in due fasi, la più antica è costituita dall’edificazione di un protonuraghe, nella più recente, invece, sopra quest’ultimo, viene costruita la classica torre a forma di tronco di cono.

Gli scavi archeologici che si svolgono ogni anno forniscono un continuo aggiornamento dei dati scientifici e consentono la periodica scoperta di nuove porzioni del villaggio.
Il progetto di valorizzazione dell’area è in continuo divenire: alla tradizionale visita del sito si uniscono le attività di archeologia sperimentale, i laboratori ludico-didattici, le manifestazioni culturali e le più innovative metodologie di divulgazione (ricostruzioni virtuali, ologrammi ecc.). Tanca Manna, infatti, può essere osservata così come si presentava 3600 anni fa attraverso un percorso virtuale che ne mostra le varie fasi di vita.
Inoltre, alcune capanne sono state ricostruite a grandezza naturale sul modello di quelle rinvenute durante gli scavi e arredate con fedeli riproduzioni degli oggetti portati alla luce dagli archeologi.

Periodicamente vengono organizzati laboratori in cui, riproponendo gli stessi procedimenti utilizzati dai nostri antenati, è possibile realizzare vasi in argilla, impastare e cuocere il pane e assistere alla fusione del bronzo.
I bambini, poi, sono i visitatori privilegiati e fra le varie attività a loro dedicate quella che preferiscono è lo scavo simulato, in cui possono divertirsi sentendosi archeologi per un giorno.

Storia degli scavi

L’area archeologica di Tanca Manna è stata oggetto di scavo per la prima volta nel 1963, quando l’allora soprintendente ai beni archeologici, il professor Ercole Contu, indagò la camera interna del nuraghe e le nicchie collegate. In quell’occasione furono anche aperte alcune trincee lungo i lati esterni a sud e a ovest della torre nuragica.

Un successivo intervento di ricerca fu effettuato nel 2005, sotto la direzione scientifica della dottoressa Maria Ausilia Fadda, allora funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro: vennero eseguiti i lavori di consolidamento del nuraghe e l’indagine stratigrafica di parte dell’insediamento circostante con l’individuazione di quattro capanne.

A partire dal 2012 la sezione di archeologia del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e il Comune di Nuoro hanno intrapreso un progetto di ricerca con finalità di recupero, valorizzazione e fruizione del sito archeologico. Da allora gli scavi hanno assunto una cadenza annuale avvalendosi delle più avanzate tecniche e della collaborazione di numerosi studenti delle università di Bologna e Sassari.

Le ricerche hanno condotto al rinvenimento di altre cinque capanne, è stata indagata l’area alla base del nuraghe e sono stati messi in luce i resti del nuraghe arcaico.
L’obiettivo delle prossime campagne sarà quello di estendere le aree di scavo del villaggio e l’ampliamento dei settori a nord e a ovest della torre, nonché la realizzazione di interventi finalizzati alla fruizione del nuraghe.

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